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Reflusso laringo-faringeo: cos’è e come curarlo

Il reflusso laringo faringeo è una patologia poco conosciuta e difficile da diagnosticare, che se curata non causa problemi di rilievo ma senza il trattamento adeguato può rivelarsi una patologia seria, pericolosa per le vie aeree. Formulazioni a base di acido ialuronico, un componente naturale delle mucose tra le quali anche quelle delle vie respiratorie, sono un valido rimedio al problema, sia per il trattamento dei sintomi, sia per la prevenzione delle conseguenze alle vie aeree superiori.

 

Il reflusso laringo faringeo consiste in un reflusso retrogrado dei succhi gastrici che dallo stomaco risalgono attraverso l’esofago e arrivano alla faringe e alla laringe, le prime vie aeree superiori. A questo livello per effetto dei succhi gastrici le mucose vengono danneggiate e quindi si infiammano.

Questa patologia è causata da una disfunzione dello sfintere esofageo superiore ossia un gruppo di muscoli situati nella parte iniziale dell’esofago che normalmente ha la funzione, contraendosi e dilatandosi, di chiudere e aprire l’esofago e impedire al contenuto esofageo di risalire nelle vie aeree e all’aria di andare nello stomaco.

A differenza di ciò che avviene nel più noto reflusso gastroesofageo, i succhi gastrici e i gas che risalgono dallo stomaco attraversano velocemente l’esofago, tanto che chi soffre di reflusso laringo faringeo può non lamentare disturbi come bruciore o acidità e in questi casi si parla di “reflusso silente”.

Nella maggior parte dei casi il reflusso laringo faringeo, si manifesta con una sintomatologia che difficilmente viene associata al reflusso e che mette in difficoltà il medico nella diagnosi. I sintomi tipici sono quelli di molte comuni affezioni del cavo orale:

  • mal di gola cronico,
  • raucedine,
  • frequente necessità di schiarirsi la gola,
  • tosse secca cronica (con durata maggiore di tre settimane),
  • muco spesso ed abbondante,
  • sensazione di qualcosa bloccato nella gola il cosiddetto “bolo faringeo”,
  • in alcuni casi anche bruciore retro sternale.

I sintomi sono dovuti al danno diretto che i succhi gastrici e i gas proventi dallo stomaco causano ai tessuti più esterni della faringe e della laringe.

Ecco perché oltre ai farmaci contro l’acidità gastrica, tradizionalmente utilizzati per la cura del reflusso laringo faringeo, sono oggi disponibili delle specialità medicinali a base di acido ialuronico, sotto forma di pastiglie da sciogliere in bocca.

L’acido ialuronico è infatti un componente naturale dei tessuti umani capace di idratare e proteggere le vie respiratorie, di riattivare la capacità delle cellule di eliminare agenti esterni (clearance mucociliare) e di favorire la ricostruzione dell’epitelio danneggiato. In particolare, in queste nuove pastiglie l’acido ialuronico è associato a due sostanze gelificanti (carbomer e xanthan gum) che a contatto con la saliva formano un cosiddetto hydrogel, uno strato sottile che aderisce alla mucosa infiammata rilasciando nel tempo l’acido ialuronico senza essere lavato via dalla saliva come invece avviene con altre formulazioni a base di acido ialuronico. Questo tecnologia delle pastiglie assicura quindi un’azione più efficace e duratura nel tempo.

Per chi soffre di reflusso laringo esofageo oltre alla cura farmacologica è importante migliorare lo stile di vita e soprattutto le abitudini alimentari. È indispensabile:

  • eliminare il fumo perché favorisce il reflusso
  • non indossare abiti troppo stretti in vita
  • aspettare almeno tre ore dalla cena prima di andare a dormire così da permettere lo svuotamento gastrico
  • perdere peso in quanto aiuta a prevenire il reflusso
  • adottare un’alimentazione a basso contenuto di grassi, riducendo formaggi, fritture e carni rosse
  • e nei casi più gravi dormire con la testa sollevata, in caso di reflusso notturno (bastano 10 cm).

 

Ultimo aggiornamento 12/12/2016