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Cistite e sport: che ne pensa l’Urologo?

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Utile? A volte… dannoso forse… controverso, certamente! Un tema sul quale occorre chiarezza: nostra intervista esclusiva al Prof. Massimo Lazzeri.

L’attività fisica fa bene alla salute in generale, questo è assodato e risaputo. Ma per quanto riguarda i problemi legati a infezioni urinarie e cistite in particolare, il discorso cambia?
È opinione diffusa che attività dolci come la camminata o la ginnastica siano adatte anche a chi soffre di cistite, e che anzi siano in grado di prevenire i disturbi grazie a un’azione di “potenziamento” del sistema immunitario e di regolarizzazione dell’attività intestinale.

Una questione quindi più complessa di quanto si immagini, quella del legame tra cistite e sport. Chiediamo su questo il parere del nostro esperto Prof. Massimo Lazzeri, Specialista Urologo presso l’Istituto Clinico Humanitas, con i consigli e le raccomandazioni da seguire per evitare fastidi e riacutizzazione dei sintomi.

Ascolta qui il commento del Prof. Massimo Lazzeri

Il commento

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Prof. Massimo Lazzeri

“Sebbene si sia dibattuto a lungo sulla correlazione tra attività sportiva ed eventuali infezioni delle vie urinarie, in particolare delle cistiti, al momento non esistono evidenze scientifiche in proposito.
Il messaggio che invece dobbiamo trasmettere, è che una buona attività sportiva si associa a un buono stato di salute e a un benessere generale, e questo chiaramente influisce in maniera positiva sulla prevenzione delle infezioni urinarie.
Su alcuni sport particolari gravano tuttavia dei dubbi in termini di correlazione con l’aumento del rischio. Primo tra tutti il ciclismo, che nel sesso maschile viene da alcuni associato alle prostatiti. Anche in questo caso però non esiste l’evidenza scientifica diretta di un legame.

Qualcosa di più certo si può invece dire in generale, riguardo ai fattori di prevenzione della cistite per chi fa sport.
Ad esempio, quando si pratica un’attività faticosa, oltre a una corretta igiene una volta terminato, è importante idratarsi, ovvero reintegrare i liquidi e i sali minerali persi a causa dell’abbondante sudorazione, per impedire l’aumento di concentrazione delle urine, la riduzione della diuresi, e il conseguente aumento del rischio di cistite.

Tra gli sport che più vengono chiamati in causa nell’origine delle cistiti, soprattutto per il sesso femminile, è il nuoto. Ma anche in questo caso, come per il rapporto generale attività sportiva cistite, non esiste alcuna correlazione specifica. Si consigliano tuttavia alcuni accorgimenti, ovvero cambiarsi subito al termine dell’attività evitando di tenere indosso il costume umido, poi fare una buona doccia, soprattutto se il nuoto viene praticato al mare. Sempre per quanto riguarda il mare d’estate, evitare anche di distendersi direttamente sulla sabbia con il costume bagnato, utilizzando sempre un telo da spiaggia.

Alcuni pensano che uno dei luoghi in cui l’attività sportiva si può correlare a una cistite, sia il momento della comunità nello spogliatoio, ad esempio delle palestre. Quest’idea appartiene però più al mito che alla realtà: risulta veramente difficile ipotizzare il collegamento tra un’infezione urinaria e il sedersi ad esempio su una panca. Vero invece che a volte gli indumenti da palestra sono sintetici ed estremamente attillati, adatti all’attività praticata, ma anche qui come in piscina va posta un’attenzione particolare al dopo: vanno tolti appena terminato, indossando di nuovo i vestiti della quotidianità dopo una buona doccia”.

Anche in questo caso quindi, norme igieniche e di comportamento giocano una parte importante, se non fondamentale, per la prevenzione di eventuali problemi e il benessere di chi non vuole (o non può) rinunciare all’attività sportiva e al fitness. Un parere preliminare dello Specialista Urologo potrà essere molto utile, individuando problemi e soluzioni adatte all’attività fisica praticata.