Home Tiroide Patologie Tiroidee Vivere senza tiroide: il problema del dosaggio terapeutico

Vivere senza tiroide: il problema del dosaggio terapeutico

Sono una giornalista e volevo raccontarvi la mia storia di ipotiroidismo.

Tutto è iniziato con un ipertiroidismo di Basedow, diagnosticato ormai oltre 10 anni fa (2004 ndr), che è stato poi curato con un intervento chirurgico di rimozione della tiroide (tiroidectomia ndr), perché qualunque tipo di terapia effettuata in quel periodo non funzionò.

Ero inoltre alla ricerca di una gravidanza, e l’ipertiroidismo con la gravidanza non è compatibile, quindi la decisione di rimuovere la tiroide è stata causata da più fattori, oltre che dai disturbi avvertiti in quella fase di ipertiroidismo.

Dopo l’intervento chirurgico di rimozione della tiroide – ma non delle paratiroidi – ovviamente è nata l’esigenza di mettermi in terapia, una terapia per tutta la vita.

La levotiroxina è stata il farmaco di scelta. Da subito ho avuto un problema con questa terapia, perché va assunta alla mattina appena svegli, dopo di che, si deve restare a digiuno per un’ora, perché qualunque alimento, come caffè, spremuta d’arancia, ecc, può ridurne l’effetto.

Io mi sento sempre un po’ come una batteria del telefonino. Alla mattina mi alzo e ho buone energie, pur soffrendo di pressione bassa, invece alla sera sono proprio come una batteria che si scarica a una velocità pazzesca. Non so dire se questo stato – per cui alla fine vorrei solo sdraiarmi sul divano e dormire – sia dovuto a una mia pigrizia, che in realtà ho sempre combattuto, oppure se sia dovuto all’ipotiroidismo.

È una condizione che comunque io cerco di combattere, a prescindere da quali siano le cause, perché ho deciso di rimanere attiva nel lavoro, di rimanere attiva nella vita di tutti giorni, di fare sport… Poi ho due cani con esigenze precise, sono cani di grossa taglia, quindi devono andare a correre devono uscire… In breve, io devo stare in iperattività perché voglio combattere l’ipoattività.

La terapia comporta qualche giorno con un certo dosaggio, qualche altro giorno con un dosaggio diverso, e tutto questo viene cambiato magari di sei mesi in sei mesi, perché i miei valori continuano, nonostante tutti questi anni, a non essere ancora perfetti.

In realtà io non ho grandi disturbi dovuti all’ipotiroidismo; sono una persona che ha sempre cercato di combatterne gli effetti, quindi la letargia, la pigrizia, ecc.

La mattina prendo la pastiglia, esco con i cani, vado a correre, sto fuori un’ora… e quando torno poi prendo il caffè, la spremuta d’arancia o di pompelmo. Cerco anche di stare a dieta, sono molto curata nell’alimentazione, cerco di essere molto rigorosa nella terapia che assumo, faccio gli esami del sangue una volta all’anno per controllare quanto i miei valori siano corretti, ma non lo sono da 10 anni, perché ho sempre un problema di dosaggio.

Io so che sono entrati in commercio dei farmaci che hanno un dosaggio più equilibrato, che non mi darebbero il problema di decidere la sera se prendere uno piuttosto che l’altro, perciò sono “in trattativa” con il mio medico di medicina generale per arrivare a cambiare la terapia.