Home Tiroide Patologie Tiroidee Stanchezza di primavera: potrebbe essere la tiroide?

    Stanchezza di primavera: potrebbe essere la tiroide?

    L’arrivo della bella stagione porta con sé anche la “classica” stanchezza e spossatezza, insieme a problemi di memoria e concentrazione, insonnia, nervosismo, irritabilità. Ma se tendono a protrarsi, oltre la semplice stagionalità, potrebbero rappresentare invece il campanello d’allarme di possibili disturbi alla tiroide. Vediamo perché e cosa fare.

    Stanchezza, problemi di memoria e di concentrazione, oppure nervosismo, irritabilità e insonnia sono tutti sintomi che “classicamente” possono accompagnarci nel passaggio alla bella stagione, a causa di lievi alterazioni biochimiche dell’organismo.

    Quando tuttavia non tendono a risolversi da soli, potrebbero rappresentare un campanello d’allarme di possibili disturbi alla tiroide. Sia in termini di funzionalità ridotta (ipotiroidismo), sia di un’eccesiva produzione di ormoni tiroidei (ipertiroidismo). Nel caso di ipertiroidismo, si potrebbero persino verificare sintomi oculari come secchezza, bruciore, o fotofobia, confondibili con i segnali di una comune allergia stagionale.

    Disturbi di causa incerta, come quelli descritti, non vanno perciò sottovalutati, e nel caso di dubbi bisogna senz’altro consultare il medico per eventuali approfondimenti diagnostici di valutazione della funzionalità tiroidea.

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    Test ed esami per la controllare la tiroide

    Per fugare ogni dubbio è sufficiente un normale prelievo del sangue, con cui effettuare il dosaggio degli ormoni tiroidei T3 e T4 e del TSH, l’ormone tiroide-stimolante, e verificare che i loro livelli nel sangue siano nella norma.

    Tiroide e prevenzione: la Settimana Mondiale della Tiroide

    Proprio per sottolineare l’importanza di prevenire e curare precocemente le malattie della tiroide ogni anno i massimi esperti in materia contribuiscono alla realizzazione della Settimana Mondiale della Tiroide – importante evento a livello globale. Le attività di sensibilizzazione promosse durante la Settimana Mondiale della Tiroide vedono inoltre il grande impegno anche delle associazioni pazienti, coordinate dal C.A.P.E. – Comitato Associazioni Pazienti Endocrini, nella realizzazione di incontri di informazione, convegni e seminari, rivolti sia al pubblico sia alla Comunità Scientifica, con molte opportunità di approfondimento e coinvolgimento.

    Ascolta l’intervista con la Presidente del CAPE

    La Dr.ssa Paola Polano illustra le finalità del CAPE – Comitato Associazioni Pazienti Endocrini, relative allo sviluppo di un’azione unitaria a favore dei pazienti, così da avere più forza anche a livello istituzionale.

    Patologie tiroidee subcliniche: quando i sintomi sono “troppo” generici

    La questione non è affatto marginale, considerato che in Italia le malattie della tiroide sono molto diffuse, soprattutto tra le donne: ne sono colpiti circa 6 milioni di pazienti, ai quali vanno aggiunti diversi altri milioni di persone che soffrono di forme lievi (cosiddette subcliniche), particolarmente difficili da diagnosticare proprio a causa di una sintomatologia eccessivamente generica.
    Per il solo ipotiroidismo, si parla in questi casi di circa il 5% degli adulti, per salire fino al 15% donne in post-menopausa.

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    La terapia ormonale sostitutiva per l’ipotiroidismo

    In caso di alterazioni non è comunque assolutamente il caso di allarmarsi, perché eventuali patologie – l’ipotiroidismo è la più frequente – possono essere efficacemente tenute sotto controllo con una terapia sostitutiva a base di levotiroxina, l’ormone sintetico della tiroide che va a sopperire a carenze funzionali della ghiandola, permettendo al paziente di condurre una vita perfettamente normale.

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