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    La riduzione del testosterone

    Il Prof. Carlo Foresta, andrologo e Professore di Endocrinologia, spiega le patologie legate all’insorgere della riduzione del testosterone e che sono all’origine di un calo del desiderio sessuale. Per contrastare tale disfunzione, oggi prevale un approccio terapeutico che tiene in considerazione i fattori maschili che inducono la carenza di testosterone.

    Una delle forme di ipogonadismo nasce proprio da una carenza deficienza di secrezione LH e di FSH. A seconda dell’età in cui insorge l’ipogonadismo, le gonadotropine hanno un valore per ripristinare la normalità della funzione gonadica.

    Ovviamente se l’ipogonadismo nasce nel bambino nel prepubere, lo stimolo con gonadotropine aiuterà lo sviluppo della gonode quindi l’adolescenza, lo sviluppo del testicolo – o delle ovaie per quanto riguarda la donna – e quindi la spermatogenesi e la produzione degli ormoni.

    Oggi sappiamo che anche nell’uomo adulto può esserci un ipogonadismo, caratterizzato da una deficienza di ormoni ipofisari, quindi di LH e di FSH, ed è quindi molto probabile che anche in queste forme non sia la terapia sostitutiva con testosterone a ridare una completa normalità della funzione gonadica supplementata, ma che sia necessario addirittura stimolare i testicoli a produrre tutti quanti gli ormoni che sono di origine testicolare.

    Se l’ipogonadismo determina la disfunzione erettile, LH ha il ruolo di ripristinare la componente ormonale androgenica che regola il funzionamento del pene, e la sessualità in genere, attraverso l’induzione della libido e quindi assolutamente normale che sia poi una soluzione

    Io credo che non sia il ruolo dell’Andrologo o della moglie che coglie il campanello d’allarme; credo che l’uomo – come le donne – debba concepire la terza età dai 60 anniin poi, come una situazione a rischio del funzionamento gonadico. D’altra parte, le donne, che sanno precisamente che le loro ovaie smettono di funzionare nel momento della menopausa, hanno intorno alla menopausa costruito un percorso di prevenzione, di diagnosi, di follow up, l’uomo questo invece non lo ha fatto.

    Bisognerebbe ci fosse una campagna di cultura: deve entrare nell’immaginario collettivo il fatto che come nelle donne, l’uomo può avere un declino della funzionalità gonadica.

     

    A partire dai 35-40 anni di età, i livelli di questo ormone diminuiscono in media di circa l’1% all’anno. Tuttavia la carenza di testosterone non è dovuta solo alla riduzione nella sua produzione. Con l’avanzare dell’età aumenta anche la proteina SHBG, che lega l’ormone disattivandolo. Solo il testosterone libero è infatti biologicamente attivo e disponibile per l’organismo. La diminuzione del testosterone libero e attivo (linea blu nell’immagine) si accentua quindi con il passare degli anni, con un ritmo pari all’1-2% annuo.

    livelli di testosterone