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    Ormoni maschili: il testosterone

    Dove e come nasce

    Prima di tutto una precisazione. Il testosterone non è un “elisir” che, una volta assunto, dona per magia muscoli e forza. Né un integratore per sportivi. Il testosterone è un ormone – il “Re” degli ormoni maschili – il più importante e attivo, che influenza e condiziona la vita e la salute dell’uomo a tutte le età.
    Viene prodotto nei testicoli, grazie al lavoro delle cellule di Leydig tramite un processo molto complesso che si basa su una serie di stimolazioni ormonali regolate dal sistema nervoso centrale.

    Chi regola la produzione di testosterone?

    Il comando per produrre testosterone è impartito da una ghiandola situata alla base del cervello, detta ipofisi, che utilizza due “aiutanti” per trasmettere gli ordini: l’FSH (ormone follicolo stimolante) e l’LH (ormone luteinizzante). Quando il loro messaggio stimolatorio giunge ai testicoli, essi prontamente, a meno che non ci siano problemi specifici, si mettono al lavoro e producono testosterone.
    Il testosterone prodotto si lega, in parte, a specifiche proteine che lo rendono inattivo, mentre una piccola frazione (1-3% del totale) resta “libera” ed è proprio questa a tenere in forze e in piena attività un uomo.

    Ma quanto ne serve?

    In condizioni normali i testicoli producono circa 5-7 milligrammi di testosterone al giorno e il livello normale circolante di testosterone nel maschio adulto oscilla tra circa 300-1100 ng/dl per litro di sangue.
    La secrezione di testosterone varia nell’arco della giornata, seguendo un ritmo circadiano: raggiunge valori molto elevati nelle prime ore della mattina, tra le 7 e le 9, per poi scendere al minimo nel tardo pomeriggio. Ecco a cosa sono dovute le erezioni mattutine.

    Come tutte le cose belle, anche la secrezione di testosterone diminuisce nel corso della vita di un uomo, di circa l’1% a partire dai 35-40 anni. Ciò è dovuto al normalissimo processo di invecchiamento dell’organismo. Se invece la carenza di testosterone si verifica in giovane età oppure è molto marcata, si parla di ipogonadismo maschile.