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L’ipogonadismo nel bambino

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Cos’è l’ipogonadismo?

Per ipogonadismo usualmente si intende l’alterazione testicolare associata a insufficiente funzione delle cellule di Leydig e conseguente ridotta produzione di testosterone.

L’ipogonadismo in età pediatrica: verso una definizione

Questa definizione, per quanto limitativa, può essere sufficiente a includere la maggior parte degli ipogonadismi dell’adulto, tuttavia, male si applica all’ipogonadismo in età pediatrica in cui la produzione androgenica è minima e le cellule testicolari più attive sono invece le cellule di Sertoli. Per tale motivo, il termine ipogonadismo è stato da sempre poco utilizzato in epoca prepuberale.

L’identificazione di nuovi marcatori di funzione testicolare (quali INSL3 e AMH) e le nuove conoscenze sulla cosiddetta mini-pubertà permettono oggi al contrario una definizione più articolata dell’ipogonadismo giovanile.

Tale classificazione deve tenere in considerazione la fisiopatologia dell’asse ipotalamo-ipofisi-testicolo nei diversi periodi della vita e quindi dovrebbe essere basata su:

  • livello dell’asse ipotalamo-ipofisi-testicolo in cui esiste l’alterazione
  • quale popolazione cellulare è principalmente alterata
  • periodo della vita in cui comincia il declino della funzione testicolare.

L’ipogonadismo in età pediatrica può quindi essere definito come “ridotta funzione testicolare, rispetto a quanto atteso per l’età, che comporta una alterata produzione di ormoni da parte delle cellule di Leydig (testosterone, INSL3) e/o delle cellule di Sertoli (AMH, inibina B) e/o alterazione della spermatogenesi”.

Come si classifica l’ipogonadismo?

In base al livello dell’asse ipotalamo-ipofisi-testicolo in cui l’alterazione esiste, l’ipogonadismo può essere:

  • centrale (ipotalamico-ipofisario), e quindi, generalmente, ipogonadotropo,
  • primario (testicolare), caratterizzato in genere da livelli di FSH e LH elevati in epoca post-puberale,
  • misto (combinato).

In base a quale popolazione cellulare è principalmente alterata, l’ipogonadismo può:

  • interessare tutti i compartimenti testicolari
  • interessare solo alcune funzioni cellulari (Leydig, Sertoli, cellule germinali).

In base al periodo della vita in cui comincia il declino della funzione testicolare, l’ipogonadismo e le sue conseguenze possono essere classificati in

  • ipogonadismo ad insorgenza fetale
  • infantile/pre-puberale
  • ad insorgenza puberale.

In quali fasi della vita e come può insorgere?

Insorgenza in gravidanza bebe

Se l’ipogonadismo insorge nel primo trimestre della gravidanza si manifesta alla nascita come DSD (disordine dello sviluppo sessuale) con genitali ambigui o femminili.

Se si stabilisce nella seconda metà della gravidanza generalmente si manifesta alla nascita con micropene e/o criptorchidismo

I primi 3-6 mesi post-natali rappresentano in ogni caso un periodo finestra fondamentale per porre diagnosi di ipogonadismo.

8anni

Insorgenza durante l’infanzia o l’adolescenza

Al contrario, un ipogonadismo che si sviluppa durante l’infanzia o l’adolescenza può rimanere non diagnosticato poiché non si associa a manifestazioni cliniche e il volume testicolare non si modifica molto poiché proliferano solo le cellule di Sertoli.

Insorgenza pre-puberale

Un ipogonadismo ad insorgenza pre-puberale si può manifestare con assente o ritardato sviluppo puberale o con un suo arresto, caratterizzato da

  • 13annialterazione nello sviluppo testicolare e dei caratteri sessuali secondari
  • proporzioni corporee di tipo eunucoide con arti inferiori lunghi
  • apertura delle braccia >6 cm rispetto all’altezza
  • voce infantile
  • ritardo di sviluppo osseo.

La spermatogenesi è compromessa e possono essere presenti conseguenze del deficit androgenico, quali stanchezza, aumento di massa grassa e riduzione di quella magra, sindrome metabolica, ipotrofia muscolare.

Dal punto di vista ormonale, la valutazione di FSH, LH e testosterone permette nella maggior parte dei casi di porre diagnosi di ipogonadismo. Un ipogonadismo ad insorgenza durante la pubertà può determinare alterazioni gonadiche anche minime, evidenziabili solo da esami di laboratorio (liquido seminale, FSH, LH, testosterone).

La diagnosi

È proprio al momento della pubertà che non solo gli ipogonadismi già diagnostici, ma anche quelli ancora misconosciuti, possono essere diagnosticati e monitorati con attenzione.

Lo sviluppo puberale può essere alterato sia in senso di un suo ritardo, sia di un arresto, e lo sviluppo dei testicoli – e dello stadio puberale in generale – va valutato con attenzione insieme ai dosaggi ormonali di FSH, LH e testosterone che in questo periodo diventano informativi. E’ necessario porre particolare attenzione allo sviluppo di ginecomastia e obesità e alle caratteristiche antropometriche.