Tra le infezioni delle vie urinarie la cistite è la più diffusa e interessa principalmente le donne tanto che il 50% di loro lamenta il manifestarsi del problema almeno una volta l’anno e in circa l’80% dei casi è responsabile il batterio Escherichia Coli, seguito da altri ceppi quali Proteus, Enterobacter,  Pseudomonas e un fungo chiamato Candida.
Questi batteri “abitano” comunemente nell’intestino e lì risiedono senza causare disturbi se sono presenti in basso numero.

I problemi insorgono quando si moltiplicano a dismisura per scarso equilibrio con la flora batterica benefica. Allora tendono a migrare fuori dall’intestino attraverso l’apertura anale e a contaminare uretra e vescica, abitualmente sterili, causando la cistite.
Considerato che nelle donne l’apertura anale e l’uretra sono molto vicine e l’uretra è molto corta (soli 3-5 cm), si spiega la maggior facilità a contrarre infezioni urinarie.

Nei bambini le infezioni sono altrettanto frequenti nei periodi estivi, soprattutto sotto i due anni, facilitate dall’uso dei pannolini per la commistione di feci e urine stagnanti.
Il pannolino intriso è un ottimo terreno di cultura per i batteri e l’irritazione cutanea conseguente facilita la comparsa di cistite.

Nei mesi caldi  si registra un picco di episodi di cistite per diversi fattori predisponenti:

  • il caldo: indebolisce le difese immunitarie favorendo l’aggressione batterica.
  • L’elevata sudorazione: provoca disidratazione e una maggiore concentrazione delle urine i cui costituenti sono irritanti per le mucose.
  • La sabbia: è ricettacolo di germi e può agevolare le infezioni.
  • L’acqua: (mare, lago, piscina) può contenere batteri e la salsedine può indebolire le difese della mucosa vaginale.
  • Il costume: se bagnato costituisce un ambiente umido facilitante la proliferazione batterica.

Oltre a questi fattori, contribuiscono anche:

  • una cattiva igiene: l’abitudine sbagliata di asciugarsi dall’ano verso l’uretra e non viceversa trasporta meccanicamente batteri intestinali in uretra, come pure l’abitudine ad utilizzare bidet con acqua stagnante e non corrente.
  • Una detersione scorretta nel bambino durante il cambio del pannolino dopo la defecazione (va effettuata da davanti a indietro e non viceversa).
  • L’abitudine errata a trattenere le urine a lungo, specialmente nei bambini, per non interrompere il gioco.
  • L’uso eccessivo di detergenti aggressivi che indeboliscono le mucose e la cute.
  • L’uso di salvaslip che trattengono umidità e non lasciano traspirare.
  • Il cloro delle piscine che agisce da sostanza irritante cutanea.
  • I cosmetici (deodoranti, saponi profumati e schiumogeni, talco, creme) che possono risultare irritanti.
  • La manovra di inserzione dei tamponi vaginali e il loro stazionamento in vagina troppo a lungo che facilitano il transito dei batteri.
  • La stipsi, l’intestino irregolare e la persistenza di feci nell’intestino che promuovono il passaggio continuo di batteri in uretra.

Quali sono i sintomi della cistite d’estate?

La cistite si manifesta con dolore uretrale trafittivo che peggiora durante la minzione ed è irradiato al basso ventre come sensazione di “peso”.
Bruciore vescicale, prurito uretrale e talvolta vaginale se è coinvolta la vagina.
È presente urgenza e frequenza minzionale con emissione di urine spesso torbide, corpuscolate e maleodoranti.
Può associarsi nei casi più gravi malessere generale, sangue nelle urine, nausea, febbre.
Nel bambino sotto i 2 anni occorre prestare attenzione ad un pianto improvviso, ripetuto e duraturo, a presenza di genitali arrossati, a prurito genitale, febbre, pallore, vomito.

Cosa fare contro la cistite estiva

Nella cura della cistite semplice il trattamento di prima scelta sono i disinfettanti urinari in quanto risolvono velocemente il sintomo.

Sono da evitare gli antibiotici (da utilizzare solo in presenza di febbre o gravi infezioni) perché danno inutili resistenze dei ceppi batterici e hanno una attività troppo intensa per una semplice infezione, in quanto indeboliscono la flora batterica intestinale benefica.

Pertanto la soluzione migliore al problema è la prevenzione e l’istruzione a comportamenti igienici e dietetici corretti.

Un valido ausilio è dato da integratori per le vie urinarie (acidificanti, D-mannosio, lattobacilli) e bleu di metilene che contribuiscono a rendere sgradevole l’ambiente vescicale ai batteri, migliorando le condizioni intestinali favorendo lo sviluppo di una flora batterica”naturale” più idonea a combattere i batteri contaminanti.

Come adottare uno stile di vita corretto?

Cambiare il costume dopo il bagno e non sedersi direttamente sulla sabbia specie se bagnata (battigia).

Utilizzare detergenti intimi e lavande vaginali non aggressivi che rispettino il pH vaginale (5) e che contengano acido ialuronico ad azione emolliente e protettiva cutaneo-mucosa.

Evitare di bagnarsi dopo essere stati a lungo sotto il sole: il repentino sbalzo di temperatura può causare o accentuare l’infiammazione.

Lavarsi in modo corretto dopo ogni evacuazione da davanti a dietro e mai viceversa. In condizioni di carenza di acqua corrente si possono utilizzare le salviettine detergenti umidificate con aloe o camomilla al posto della carta igienica.

Bere almeno 2 litri di acqua naturale al giorno per diluire le urine evitando la concentrazione e la proliferazione batterica.

Utilizzare biancheria intima di cotone e bianca evitando fibre sintetiche e colorate: il colore con il caldo-umido, se fissato male, si trasferisce sulla pelle causando irritazioni.

Regole generali

  • Assumere alimenti freschi, non conservati, ad alto tenore vitaminico per aumentare le difese immunitarie.
  • Consumare molte mele e the verde, dalle proprietà antiossidanti e ricchi in fibre.
  • Evitare cibi fritti, conservati, speziati, piccanti.
  • Evitare caffeina, glutammato, sale, bevande gassate.
  • Controllare la stipsi consumando fibre, bevendo acqua e facendo attività sportiva.
  • Evitare nei periodi estivi tamponi interni e cambiare molto spesso gli assorbenti esterni.
  • Nel bambino cambiare i pannolini spesso, usare i più leggeri e quando possibile lasciarlo senza per qualche ora per favorire la traspirazione cutanea.
  • Evitare l’uso indiscriminato di antibiotici.
  • Svuotare la vescica dopo ogni rapporto sessuale e curare l’igiene intima di entrambi i partner.
  • Curare l’igiene degli ambienti dove si soggiorna.
  • Sanificare con disinfettanti (amuchina) i sanitari nei luoghi pubblici (es. hotel) prima di utilizzarli.
  • Non sedersi mai sui sanitari pubblici per evacuare: le veline di protezione non sono sufficienti in luoghi dove esistono cariche batteriche imponenti.