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Le affezioni del cavo orale

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Infiammazione delle mucose: gli approcci terapeutici più innovativi

Le affezioni del cavo orale e delle prime vie respiratorie sono caratterizzate da un’infiammazione delle mucose che può derivare da un’infezione virale o batterica, dall’azione di agenti esterni o da altre patologie di varia natura.

Si manifestano in ogni caso attraverso sintomi specifici, che spesso vengono considerati come malattia a sé, ma in realtà rappresentano soltanto il “terminale” del meccanismo infiammatorio. I sintomi dell’infezione possono a volte progredire verso forme più fastidiose tra cui laringiti, tonsilliti, faringiti e sinusiti.

La terapia per questi disturbi è normalmente finalizzata ad alleviare i sintomi, attraverso l’uso di antiinfiammatori locali o sistemici, mentre l’utilizzo degli antibiotici è riservato, dietro prescrizione medica, alle forme di natura batterica.

Un importante supporto per superare lo stato infiammatorio è garantito poi dall’azione fisiologicamente naturale di una sostanza come l’acido ialuronico, la cui efficacia nella difesa e nella riparazione delle mucose delle vie aeree superiori e nel trattamento di diverse patologie respiratorie è ormai ampiamente provata.

Sono oggi sono disponibili diverse formulazioni di acido ialuronico.

Nelle formulazioni in nebulizzazione spray l’acido ialuronico riesce a penetrare rapidamente e a integrarsi nelle mucose, svolgendo una spiccata azione idratante, eliminando sintomi come bruciore e prurito, e migliorando allo stesso tempo il meccanismo di eliminazione del muco (clearance mucociliare) contrasta l’adesività batterica e i fenomeni infiammatori.

Nella formulazione in pastiglie da sciogliere in bocca, l’acido ialuronico, complessato con due agenti gelificanti-addensanti (carbomer e xanthan gum), forma con la saliva un film idratante e protettivo (hydrogel) che si deposita sulla mucosa infiammata, favorendo il processo di guarigione con un’azione prolungata.

Vediamo da vicino quali sono le principali affezioni infiammatorie del cavo orale e delle prime vie aeree

MAL DI GOLA

Il mal di gola è un disturbo che interviene in conseguenza di infezioni – principalmente virali – del tratto respiratorio superiore, oppure a causa dell’esposizione ad agenti irritanti, quali fumo, smog, aria fredda, ecc.

Una causa specifica del mal di gola può essere rappresentata da un’aggressione di batteri nei confronti delle tonsille che, previo consulto medico, viene di solito affrontata con una terapia antibiotica.

In tutte le altre situazioni l’impiego di questi farmaci è da evitare, non solo perché inefficaci ma perché possono portare a pericolosi fenomeni di resistenza batterica.

La protezione delle mucose infiammate è in questi casi l’obiettivo principale per ridurre il disagio dei sintomi, e il ruolo di barriera difensiva svolto dall’acido ialuronico risulta determinante nel facilitare la ripresa della loro funzionalità naturale.

A volte, soprattutto in presenza di febbre, si fa anche uso di farmaci antiinfiammatori sistemici, oppure disinfettanti del cavo orale, sotto forma di collutori e pastiglie, in grado di combattere i microrganismi responsabili dell’infezione e di ridurre l’infiammazione.

Mal di gola” è comunque una definizione molto ampia e generica, che può racchiudere diverse patologie specifiche, a seconda della parte interessata. Si può parlare così più propriamente di faringiti (termine spesso usato come sinonimo di mal di gola), di laringiti, di tonsilliti o di tracheiti.

LARINGITE E FARINGITE

Si tratta, intuitivamente, dell’infiammazione di laringe e faringe, che spesso vengono colpite insieme, e in questi casi si parla allora di faringolaringite.

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La faringe è un canale connesso con bocca, naso, esofago, orecchio e laringe; permette al bolo alimentare di passare con la deglutizione dalla bocca all’esofago. La laringe è il tratto delle vie aeree superiori collegato verso il basso con la trachea e verso l’alto con la faringe; permette il passaggio dell’aria inspirata ed espirata, svolge attività protettiva, impedendo a eventuali corpi estranei di entrare nella trachea e permette l’emissione di suoni e parole grazie alla vibrazione delle corde vocali.

Sintomi e cause

L’infiammazione di queste due strutture è causata nella maggior parte dei casi da un’infezione virale, come raffreddore o influenza, e determina la classica sensazione di bruciore e dolore alla parte posteriore del cavo orale, oltre a un senso di fastidio e difficoltà nella deglutizione, e in alcuni casi febbre.

Più raramente sono i batteri ad essere responsabili dell’infezione. Quando lo stato infiammatorio si prolunga senza risolversi, è possibile che sopraggiunga un ingrossamento dei linfonodi del collo.

Sia faringite sia laringite possono distinguersi in acute e croniche, dove le prime compaiono quasi improvvisamente e tendono a peggiorare rapidamente, mentre le seconde esordiscono gradualmente e seguono un processo di peggioramento molto lento, che può durare anche diverse settimane.

La laringite acuta può anche essere di tipo “meccanico”, cioè provocata da sforzi vocali eccessivi, oppure – così come la faringite – verificarsi in situazioni climatico-ambientali sfavorevoli (es. esposizione a fumo o agenti inquinanti).
Anche altre patologie o condizioni, come il reflusso gastroesofageo o i trattamenti radioterapici, e persino alcune malattie sistemiche, possono favorire la comparsa di infiammazioni alle mucose.

Trattamento

In tutti questi casi un approccio terapeutico corretto è indispensabile per evitare il rischio di cronicizzazioni, che in ogni caso possono anche essere determinate da altre patologie, quali riniti e rinosinusiti.
Dal punto di vista farmacologico, l’uso degli antibiotici è da escludere, tranne che nei casi accertati di infezione batterica. L’impiego dei FANS – farmaci antiinfiammatori non steroidei – è utile soprattutto per cercare di ridurre il dolore, mentre l’innovativo trattamento a base di acido ialuronico in pastiglie da sciogliere in bocca, è in grado di favorire la guarigione svolgendo un effetto barriera a difesa della mucosa infiammata.

TOSSE SECCA

La tosse è tra i sintomi più classici della maggior parte delle malattie respiratorie. Lo stimolo che ci porta a tossire è generato da un meccanismo di difesa, ovvero da un riflesso involontario che nasce dall’esigenza di liberare le vie respiratorie da un eccesso di secrezioni di muco o da altre particelle estranee.

Sintomi e cause

Per tosse secca si intende la forma che si manifesta quando la produzione di secrezioni risulta normale. In questi casi la causa del disturbo è rappresentata da un’irritazione dei bronchi che va a stimolare i recettori nervosi responsabili della comparsa del classico sintomo. Questi trasmettono un segnale al cervello, che porta alla chiusura della trachea e alla contrazione del diaframma, così da comprimere i polmoni ed emettere l’aria con il classico colpo di tosse.

L’inalazione di fumo o altre sostanze irritanti è tra le cause più frequenti di tosse secca, ma anche un’infezione di natura virale può produrre una lesione delle mucose in grado di attivare i recettori.

Trascurare il sintomo può creare un processo di autoalimentazione del fenomeno, ovvero un meccanismo in cui la tosse secca, in assenza di muco da espellere, porta ad aumentare l’irritazione delle mucose, e di conseguenza a stimolare ulteriormente la tosse.

Trattamento

In quanto si tratta di una risposta difensiva dell’organismo, i rimedi per la tosse secca non devono essere rivolti a una sua eliminazione, ma solo ad un’attenuazione che permetta di alleviare i disagi legati al sintomo, in attesa della risoluzione delle cause scatenanti.

I trattamenti normalmente più utilizzati sono perciò quelli cosiddetti “sedativi”, ad esempio in sciroppo, in grado di ridurre i sintomi.

Un ruolo terapeutico molto importante nei confronti dei fenomeni infiammatori delle mucose respiratorie, come quelli che causano la tosse secca, è rivestito dall’acido ialuronico, sostanza presente in tutti i nostri tessuti e fondamentale nella protezione delle vie aeree superiori. Quando questa protezione viene meno a causa del processo infiammatorio, è possibile ripristinare la naturale funzione di barriera dello strato di muco attraverso innovativi prodotti che garantiscono la formazione di un film mucoadesivo, che attraverso la salivazione si distribuisce sulle mucose irritate e vi aderisce, facilitandone la guarigione.

DIFFICOLTÀ NELLA DEGLUTIZIONE

La deglutizione è il processo che in seguito alla masticazione e all’azione degli enzimi contenuti nella saliva, porta il cibo trasformato in un bolo morbido, a scendere verso l’esofago e quindi lo stomaco per affrontare la digestione.

Si tratta di un atto solo in parte volontario, controllato dall’apparato neuro-muscolare, che in presenza di alcuni problemi può diventare difficoltoso o doloroso.

Sintomi e cause

Le cause possibili del problema sono molte, di natura differente, e la loro eventuale gravità non va sottovalutata, soprattutto se il disturbo è accompagnato da altri sintomi di una certa entità, quali nausea, vomito, bruciore di stomaco, dolori addominali, ecc.

Molto spesso la responsabilità è più semplicemente dell’irritazione delle mucose, provocata da fenomeni di carattere infiammatorio, quali faringite, tonsillite, esofagite, reflusso gastroesofageo, oppure da infezioni virali e batteriche.

Trattamento

Anche quando l’origine infiammatoria del problema fosse evidente, ad esempio in presenza di gola arrossata e dolente, individuarne con precisione la natura virale o batterica per mezzo di esami specifici (es. tampone faringeo), è fondamentale per adottare la strategia terapeutica più adatta.

Un trattamento antibiotico potrebbe essere prescritto soltanto qualora venisse evidenziata la presenza di batteri patogeni; in qualsiasi altra eventualità l’impiego di questi farmaci sarebbe inefficace e potrebbe portare addirittura a un peggioramento della situazione.

L’approccio migliore dipende dalla causa specifica del problema: se i farmaci antiinfiammatori sistemici o locali sono adatti per ridurre l’infiammazione a gola, esofago o tonsille, in caso di reflusso gastroesofageo verranno impiegati farmaci inibitori della pompa protonica, contro i reflussi acidi.

Un innovativo aiuto al trattamento – semplice, efficace e perfettamente tollerato – in grado di alleviare i sintomi dolorosi che causano fastidio durante la deglutizione, si basa sull’assunzione di pastiglie da sciogliere in bocca a base di acido ialuronico, che grazie alla loro particolare formulazione, formano uno strato di protezione sulle mucose infiammate, agevolandone la guarigione.

FLOGOSI DELLE CORDE VOCALI

L’infiammazione delle corde vocali è caratterizzata da raucedine, abbassamento della voce, o cambiamenti anomali del timbro, con difficoltà a emettere suoni limpidi, ma può portare anche ad afonia, cioè a perdita totale della voce.
Questa affezione di solito si risolve spontaneamente in qualche giorno, ma una persistenza dei sintomi rende necessario il consulto medico.

Va considerata un sintomo, piuttosto che una patologia a sé stante; è principalmente un disturbo associato a processi infiammatori virali o batterici delle vie aeree superiori, come laringiti, faringiti tonsilliti e sinusiti, ma anche a un semplice raffreddore oppure ad eccessi vocali e abuso di fumo e alcol.

Una causa particolare, piuttosto comune ma che non va sottovalutata, è rappresentata dal reflusso gastroesofageo, caratterizzato da una risalita verso la gola dei succhi gastrici, in grado di lesionare le corde vocali con la loro acidità.

Trattamento

In questi casi, il processo di riepitelizzazione dei tessuti danneggiati può essere facilitato dal trattamento con pastiglie a base di acido ialuronico da sciogliere in bocca. L’hydrogel protettivo che si forma con la saliva migliora le proprietà viscoelastiche delle corde vocali, riducendo anche sintomi quali raucedine e abbassamenti di voce, grazie a una consistenza molto simile ai tessuti naturali, e quindi a una biocompatibilità elevatissima.

Più raramente, infine, la flogosi delle corde vocali può essere determinata da malattie o lesioni più serie (bronchiti, polmoniti, noduli, tumori).