Perché è importante trattare tempestivamente il dolore acuto? Il Prof. Piercarlo Sarzi Puttini, Direttore della UOC Reumatologia Ospedale Sacco di Milano, spiega che è fondamentale “spegnere il dolore” appena si manifesta, perché, se non trattato, può determinare una modifica del nostro sistema di percezione, diventando cronico e trasformandosi nel tempo in una vera e propria malattia.

Il nostro sistema nocicettivo – che è il sistema che trasmette gli impulsi dolorosi dalla periferia al nostro cervello – è un sistema “plastico”; per cui tutte le volte che il sistema è sottoposto a una varietà di stimoli può modificare la sua plasticità e diventare più sensibile, tant’è che noi parliamo di sensibilizzazione periferica e centrale.

Ecco perché non dobbiamo “lasciare” il paziente con il proprio dolore acuto, ma dobbiamo fare in modo – o con un trattamento farmacologico o non farmacologico – di “spegnere il dolore”, che rimane un sintomo fondamentale perché ci testimonia la presenza di una patologia, ma diventa una malattia di per sé se persiste nel tempo.

Ecco perciò la necessità di usare, una volta identificata la causa e la diagnosi, qualunque tipo di terapia per “spegnere” il dolore acuto che può determinare una modificazione del nostro sistema di percezione e rendere un dolore, da acuto e periferico, a cronico e centrale