La colica renale è il sintomo di una malattia ben caratterizzata, abitualmente riferibile alla calcolosi urinaria, e si manifesta tipicamente con dolore che inizia a livello della regione lombare, quindi vicino alla colonna vertebrale posteriormente, e si irradia a livello della borsa scrotale nel maschio, o delle grandi labbra nella donna.

È importante fare una diagnosi differenziale con altre patologie che possono avere le stesse caratteristiche dolorose. Le più tipiche sono le lombalgie o le ernie del disco, che si manifestano nello stesso modo, poi ci sono anche altre patologie addominali con sintomi simili, quali possono essere le appendicopatie, o addirittura delle patologie tipiche della donna, quali la torsione di tuba ovarica.

Quindi è importante, specialmente nella prima manifestazione, l’accesso al pronto soccorso o il controllo da parte del medico di famiglia, in quanto importante differenziare la colica da altre patologie che possono essere anche più problematiche. Abitualmente il dolore è molto forte, e di solito i pazienti lo definiscono come un dolore indimenticabile.

Quando c’è una recidiva, il paziente abitualmente fa egli stesso un’autodiagnosi e si inizia immediatamente la terapia di impatto, che è tendenzialmente analgesica e serve esclusivamente a curare il dolore.

Da lì poi si partirà con l’iter diagnostico, che invece serve a fare diagnosi differenziale con altre origini della malattia, e nello stesso tempo a curare la causa, che può essere un calcolo, o come detto un’altra patologia; ma per questo si fa riferimento alla diagnosi per immagini, che oggi rappresenta il fondamento di quelle che sono le tecniche diagnostiche. L’ecografia, come primo esame, poi si proseguirà eventualmente con la TAC o con altre diagnostiche per immagini.