La tiroide
La tiroide è una ghiandola endocrina con una forma che ricorda quella di una farfalla, essendo formata da due lobi uniti fra loro da un istmo.
Il funzionamento della ghiandola tiroidea è costituito da un complesso sistema “circolare” (vedi illustrazione), ma semplificando si può dire che la sua funzione principale sia quella di produrre ormoni contenenti iodio che, tramite il sangue, raggiungono e influenzano l’attività di molti organi e apparati, tra cui il Sistema Nervoso (SN), l’apparato cardiovascolare, l’apparato respiratorio e l’apparato riproduttivo.
Quali sono i tumori della tiroide
Il cancro della tiroide, pur rappresentando non più del 2-3% del totale dei carcinomi, è il tumore più comune del sistema endocrino.
Esso si presenta sotto forma di nodulo tiroideo, anche se meno del 5% dei noduli tiroidei risulta essere maligno. A seconda della tipologia di cellule da cui è composto, si può dividere in:
- Papillare: il più frequente (70-80%), soprattutto nella fascia di età 30-50 anni, ma generalmente poco aggressivo.
- Follicolare: costituisce dal 5 al 15% di tutti i tumori della tiroide ed è più frequente negli anziani. Più aggressivo rispetto al papillare, generalmente ha comunque un decorso favorevole.
- Midollare: rappresenta il 5-10% dei tumori alla tiroide che sono in grado di produrre una proteina rilasciata nel sangue, la calcitonina; colpisce prevalentemente dopo i 50 anni di età, nel 25% dei casi è familiare e in questo caso è spesso associato ad altri problemi di carattere endocrino.
Le forme ereditarie possono essere diagnosticate attraverso un test genetico sulle cellule del sangue. In assenza di metastasi, la prognosi è buona. - Anaplastico: è la forma più rara (1-5% dei casi) ma più pericolosa di tumore alla tiroide; colpisce prevalentemente gli anziani, determina un veloce e doloroso ingrossamento della ghiandola, ed è molto difficile da trattare.
I sintomi
Come detto il sintomo più frequente di un tumore alla tiroide è la comparsa di un nodulo avvertibile al tatto nell’area della ghiandola.
Per il suo inquadramento diagnostico si può controllare il livello di ormoni tiroidei nel sangue, effettuare un’ecografia e un agoaspirato.
La terapia
La terapia del tumore della tiroide più efficace consiste nell’asportazione chirurgica della ghiandola, a cui si fa seguire, laddove indicato, trattamento radiometabolico a base di iodio radioattivo.
Si tratta di uno degli interventi più eseguiti nel nostro Paese: ogni anno, ne vengono effettuati oltre 40 mila. Sono, infatti, più di 6 milioni le persone che in Italia soffrono di problemi legati alla tiroide.
Per questi interventi l’anestesia è quasi sempre di tipo generale. Solo in alcuni casi molto selezionati (come ad esempio donne in gravidanza o pazienti con gravi malattie cardio-respiratorie), si può utilizzare anche un’anestesia locale.