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Faringite

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La faringite, comunemente nota come mal di gola, è una patologia infiammatoria della mucosa dell’orofaringe (parte posteriore della gola) a decorso acuto o cronico, diffusissima in ogni fascia d’età (con un picco tra i 4 e i 7 anni), soprattutto nella stagione invernale o primaverile.

Questa infiammazione spesso segnala l’inizio di altre patologie delle alte vie respiratorie, ad esempio il raffreddore. Caratterizzata da arrossamento, dolore localizzato e, a volte, tosse e catarro, la faringite è nella maggior parte dei casi provocata da un’infezione virale.
Difficile effettuare corrette stime epidemiologiche del problema, ma alcune ricerche suggeriscono che le infezioni respiratorie, e tra queste le faringiti, rappresentino circa il 75% degli interventi medici nella stagione invernale, con il 50% delle persone interessate ogni anno da almeno un episodio.

Faringite Acuta

Come accennato sopra, si tratta di un’infezione generalmente di carattere virale – più raramente batterica, in forma di sovrainfezione – spesso derivante dall’estensione di processi infiammatori acuti di distretti vicini, come le cavità nasali. Le faringiti acute che non trovano soluzione in tempi brevi, possono evolvere verso forme croniche.

Faringite Cronica

L’insorgere di una forma cronica è determinata da una fase iniziale, in cui la mucosa faringea appare fortemente arrossata e ricoperta da abbondante catarro, spesso seguita da una fase caratterizzata da congestione della mucosa, piccoli ammassi di tessuto linfatico e ingrossamento delle ghiandole (ipertrofica), e infine può sfociare in una fase detta atrofica, più frequente negli anziani, in cui la mucosa appare liscia, sottile e più asciutta.

Sintomatologia

La sintomatologia tipica della faringite compare subito nelle fasi iniziali della patologia, preceduta da una sensazione di fastidio.

Nelle forme acute i sintomi più comuni, oltre al mal di gola, sono arrossamento e congestione della mucosa, difficoltà di deglutizione, dolore alle orecchie (otalgia), infiammazione dei linfonodi e talvolta ingrossamento delle tonsille e febbre.

Le forme croniche possono essere inizialmente asintomatiche, ma successivamente i sintomi più caratteristici sono, oltra al bruciore locale, l’abbassamento della voce, unito a sensazione di solletico e prurito, che porta alla necessità di raschiare spesso la gola.

Nella faringite cronica è spesso presente febbre leggera ma persistente e tosse mattutina, causata dall’accumulo di muco durante la notte.

Eziologia

Il freddo non è, come si potrebbe pensare, causa diretta del mal di gola, ma è tuttavia in grado di abbassare le difese immunitarie dell’organismo e “aprire la via” a virus e batteri.

I virus più comunemente responsabili dell’insorgere della faringite sono quelli di raffreddore e influenza; la patologia si manifesta infatti spesso come conseguenza indiretta o complicanza di altre malattie dell’area respiratoria, quali appunto raffreddori e sinusiti.

Tra le altre cause che possono dare luogo a episodi di faringite ci sono l’esposizione ad ambienti eccessivamente riscaldati, con aria secca e polveri; inalazione di vapori irritanti; fumo di sigaretta; reazioni allergiche ed eccessivi sforzi dei muscoli laringei (gridare spesso).  Una causa a sé stante è infine rappresentata dalla malattia da reflusso gastroesofageo: la risalita delle secrezioni gastriche acide può infatti comportare irritazione e infiammazione della mucosa.

Trattamento

Nelle forme virali, ovvero nella maggioranza dei casi, non è prevista una terapia specifica, quanto piuttosto il trattamento dei sintomi con l’impiego di farmaci antiinfiammatori, e l’eliminazione dei fattori scatenanti.

Metodi “tradizionali” come le inalazioni, sono inoltre in grado di portare beneficio al paziente, alleviando l’infiammazione delle mucose e liberandole dal muco.

In particolare è poi da evitare l’uso degli antibiotici, inefficaci contro i virus, che rischierebbero di portare a una proliferazione di batteri resistenti ai farmaci stessi.
Nella cura delle faringiti, l’aspetto preventivo è invece cruciale, in particolare per evitare il passaggio da forma acuta a forma cronica.

Su questo fronte, un’efficace alternativa terapeutica è rappresentata dalle nebulizzazioni nasali di acido ialuronico 9 mg ad alto peso molecolare, da effettuare tramite un nuovo dispositivo spray.

Gli effetti positivi dell’acido ialuronico sul benessere respiratorio sono ormai ampiamente documentati, e anche in questo caso riesce a dare sollievo ai sintomi principali della faringite, migliorando la clearance mucociliare, consentendo l’eliminazione del muco e degli agenti infettivi e irritanti, ma soprattutto svolgendo un’importante azione preventiva nei confronti dell’infezione o di eventuali cronicizzazioni.